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Credito d’imposta Beni Strumentali Sanità: il caso di una Fondazione in Lombardia

Ing. Massimo Zanardini | Consulente 4.0

  September 09, 2022

Credito d’imposta Beni Strumentali Sanità: il caso di una Fondazione in Lombardia
Credito d’imposta Beni Strumentali Sanità: il caso di una Fondazione in Lombardia

Credito d'Imposta Beni Strumentali: gli effetti positivi sull'industria Italiana

Il Credito d’Imposta beni strumentali 4.0 rappresenta una delle misure più riuscite a sostegno delle aziende italiane, nonché un significativo aiuto per accompagnare imprese di tutte le dimensioni e settori verso un modello digitale che abbracci tecnologie, logiche e paradigmi dell’industria 4.0.

La misura, pensata nel 2016 e resa operativa dal 2017 in poi, con numerose modifiche nel corso degli anni (sia di piccola portata, per esempio il cambio di aliquote agevolanti, ma anche di grande rilievo, come il passaggio dalla modalità dell’iperammortamento a quella del credito d'imposta), è stata impiegata da migliaia di imprese, che hanno interconnesso e digitalizzato le risorse di produzione.

Il risultato, concreto, si manifesta nella riduzione dell’età media dei macchinari e strumentazioni impiegate, che passa da circa 13 anni a meno di 9.

Un ottimo risultato, dovuto anche alla compartecipazione in fase di stesura della misura di numerosi enti, tra cui università, centri di ricerca, associazioni industriali e non, che hanno supportato il legislatore nell’impostare la ratio del piano a misura di azienda, efficace, senza prevedere lungaggini e ingarbugliamenti burocratici che talvolta frenano l’adozione di misure “sulla carta” valide.

Piano 4.0 e settore sanitario/ospedaliero

Sin dalla nascita del piano Industria 4.0, ora evoluto nel piano Transizione 4.0, noi di Credit Team abbiamo maturato una forte competenza e preparazione su tutti gli aspetti rilevanti, sia di natura tecnica sia di natura economica.

Abbiamo quindi approfondito tutti gli aspetti legislativi e applicativi relativi alla normativa e alle tecnologie agevolabili, per supportare al meglio le imprese, anche nel settore sanitario/ospedaliero.

Tale settore non è escluso dall’applicazione del piano 4.0. Anzi: ha meritato addirittura una propria circolare ad hoc, in cui vengono specificate le modalità con cui declinare le categorie di beni ammissibili al credito d'imposta per un contesto sanitario.

Per questo abbiamo sviluppato una collaborazione con una Fondazione con diverse sedi in Lombardia, per agevolare gli investimenti in tecnologie medico-sanitarie e di conseguenza permettere anche ad ospedali e strutture di ricovero di servire al meglio i propri pazienti con strumentazioni all’avanguardia, che hanno beneficiato del piano 4.0.

Il mondo della Sanità: come il credito d’imposta beni strumentali può aiutare

Il mondo della sanità ha intrapreso da un decennio un percorso evolutivo che abbraccia numerose tecnologie digitali e informative, con l’intento di dematerializzare i flussi di documenti e aumentare la trasparenza e rapidità delle comunicazioni verso attori della filiera e pazienti.

Con l’intento di favorire la digitalizzazione delle strutture sanitarie, ovvero Ospedali pubblici e privati, RSA, Fondazioni, Farmacie, Studi ambulatoriali, la circolare MISE n. 48610 del 1° marzo 2019 ha chiarito come il credito d’imposta beni strumentali 4.0 trova la sua applicazione anche nel settore sanitario in generale.

Gli investimenti in beni strumentali materiali in chiave 4.0 nel settore sanitario sono riconducibili alle diverse macrocategorie, all’interno delle quali si possono trovare numerosi strumenti diagnostici e non solo:

  •  apparecchiature per la diagnostica per immagini es: sistemi radiografici, ecografi, scanner, TAC, PET, …; (sia mobili sia fissi)
  •  apparecchiature per la radioterapia e la radiochirurgia es: sistemi robotizzati di radiochirurgia, …;
  •  robot es: sistemi per la riabilitazione robotica, nonché stampanti 3D per la realizzazione di protesi o soluzioni per l’implantologia;
  •  sistemi automatizzati da laboratorio per le analisi.
  •  sistemi laser per la marcatura e tracciabilità dei prodotti (farmaci e altri beni strumentali sanitari per esempio)
  •  sistemi per la gestione lo stoccaggio dei materiali (magazzini automatizzati)

Tipicamente, questi macchinari si configurano come “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti” e richiedono quindi il rispetto dei requisiti per essere definiti 4.0.

Credito d’Imposta Beni Strumentali: le aliquote

I beni agevolabili con il Credito d’Imposta Beni Strumentali sono beni strumentali:

  •  essenziali per l’esercizio dell’attività d’impresa, quale gestione caratteristica, possono quindi essere utilizzati per altre finalità solo a seguito di radicali trasformazioni,
  •  caratterizzati da un medio/ lungo ciclo di utilizzo in azienda, tale per cui definiti beni strumentali pluriennali.

Le aliquote disponibili sono differenti in base alle annualità in cui è avvenuto l’investimento:

Annualità

Aliquote per Beni Strumentali Materiali 4.0 – Allegato A

Aliquote per Beni Strumentali Immateriali – Allegato B

2020

  • 40% fino a 2,5 Mln
  • 20% oltre 2,5 Mln fino a 10 Mln

15% fino a 700.000 euro

2021

  • 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

2022

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

2023

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

2024

15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

2025

10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Credito d’Imposta beni strumentali per il mondo della sanità: retroattività dell’agevolazione

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali può essere applicato ed ottenuto anche per beni strumentali acquistati e messi in attività dal 2020. Questo permette alle fondazioni e strutture sanitarie di recuperare gli investimenti effettuati a partire da quella data ed interconnessi anche negli anni successivi.

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali è inoltre cumulabile con varie agevolazioni che possono interessare il settore sanitario, come:

  •  Nuova Legge Sabatini TER: per agevolare ulteriormente l'acquisto di beni strumentali;
  •  Formazione 4.0: il bando per formare il personale sulle nuove tecnologie acquistate;
  •  Ricerca e Sviluppo: per recuperare fino al 20% delle spese in ricerca e sviluppo di soluzioni innovative;
  •  Patent Box: per agevolare le attività di ricerca e sviluppo che portano a nuovi brevetti.

Il caso di una Fondazione in Lombardia

La Fondazione si è rivolta a noi per scoprire quali opportunità di finanza agevolata erano disponibili per agevolare il proprio piano investimenti 2021-2022 per tutte le sue cliniche, dislocate sul territorio lombardo.

Da una valutazione iniziale è emersa subito l’opportunità di sfruttare il credito d’imposta beni strumentali per supportare gli investimenti in attrezzature e strumentazioni all’avanguardia con cui integrare il proprio parco macchinari:

  •  nuovi ecografi
  •  nuovi mammografi
  •  una nuova macchina TAC
  •  un nuovo sistema radiologico

Il totale degli investimenti effettuati per una singola Clinica era superiore a 1milione di euro. A seguito di alcune verifiche con i fornitori dei macchinari, che non sempre erano immediatamente pronti per essere interconnessi ai sistemi aziendali di prenotazione e gestione dei pazienti, abbiamo eseguito la perizia asseverata dei macchinari, andando a dimostrare la loro aderenza ai criteri della normativa.

A seguito di questa operazione e della predisposizione della documentazione necessaria, la Fondazione ha potuto iniziare il recupero di oltre 500.000euro.

Grazie al successo ottenuto nella clinica, il direttore della divisione acquisti della Fondazione ha deciso di intraprendere non solo un percorso di analisi anche per le altre cliniche del territorio, ma ha esteso l’analisi anche a beni precedentemente acquistati che non erano stati oggetto di considerazioni legate al piano 4.0.

Il servizio di Credit Team per le fondazioni e studi sanitari

Abbiamo seguito e supportato diversi studi professionali sanitari (odontotecnici, poliambulatori specializzati) e fondazioni (ebbene sì, anche le fondazioni possono godere del credito di imposta) nell’ottenimento del credito d'imposta per i loro investimenti.

Il nostro servizio consiste in un supporto a 360° volto non solo all’ottenimento del contributo ma anche al mantenimento della documentazione nel caso di modifiche ai macchinari, fornendo un’effettiva consulenza 4.0 specializzata nel settore sanitario.

Abbiamo aiutato a configurare e periziare macchinari e strumenti software, dall’invio dai sistemi di prenotazione delle visite (per le strutture più grandi il Centro Unico di Prenotazione) verso i macchinari della lista dei pazienti e delle prestazioni da effettuare.

 

Autore:
Ing. Massimo Zanardini | Consulente 4.0

 


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