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BANDO SAFE WORKING – FINANZA AGEVOLATA REGIONE LOMBARDIA

Entità Contributo Contributo a fondo perduto
Tipo di Agevolazione
Contributo a fondo perduto
Dimensione Impresa
Micro Impresa
Piccola Impresa

BANDO SAFE WORKING – FINANZA AGEVOLATA REGIONE LOMBARDIA

Dopo il bando IMPRESA SICURA - INVITALIA è in arrivo il Bando di Regione Lombardia che si chiama “Safe-Working – Io Riapro Sicuro”.


Questa agevolazione covid "Safe Working", finanza agevolata Brescia, Bergamo e Milano, è indirizzata alle micro e piccole imprese lombarde che si preparano all’apertura delle proprie attività dopo lo stop forzato.

Le risorse finanziarie ammontano a 18.680.000 euro.


L’agevolazione coivid Safe-Working mette a disposizione contributi a fondo perduto per interventi strutturali riguardanti la sicurezza sanitaria degli ambienti di lavoro e soprattutto la sicurezza dei collaboratori.



L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto:

  •  fino al 60% per le piccole imprese
  •  fino al 70% per le microimprese.

Hai chiuso la tua attività durante l’emergenza corona virus?


Stai riaprendo e hai acquistato dei dispositivi per la protezione individuale dei collaboratori e dei macchinari per la sanificazione?

Contattaci

È stato pubblicato da regione Lombardia il nuovo testo del Bando Safe Working.


È stata aggiunta una nuova spesa ammissibile che riguarda investimenti in DIGITAL BUSINESS, ovvero sistemi di digitalizzazione di strutture e processi finalizzati a ridurre la diffusione dell’epidemia da Covid-19 e cogliere le nuove opportunità di digitalizzazione del business nello scenario post pandemico.

Attenzione, per tutte le imprese che hanno già presentato precedente domanda per questo bando relativamente l’acquisto di DPI nell’ottica di parità di trattamento, potranno presentare una ulteriore domanda integrativa di contributo esclusivamente per gli interventi di digital business, rimanendo cumulativamente tra le domande nel limite massimo concedibile di 25.000 euro ed entro i massimali di spesa previsti.


SPESE IN CONTO CAPITALE PER INTERVENTI DI DIGITAL BUSINESS

  • strumenti, software, attrezzature digitali destinati agli spazi di contatto e alle relazioni a distanza con i clienti/utenti (totem interattivi, camerini e vetrine digitali, sistemi di pagamento, creazione e gestione catalogo, gestione promozioni/sconti/saldi con barcode/qrcode o altri tool digitali...);
  • hardware e software per migliorare la gestione del magazzino ivi incluse le piattaforme per la distribuzione degli ordini e per la gestione della relazione a distanza con i fornitori;
  • hardware (pc fisso o portatile, tablet, etc) e software per la formazione a distanza e per favorire il lavoro in presenza attrezzando gli spazi nel rispetto del distanziamento sociale;
  • hardware e software per la gestione degli ordini anche tramite gestionali, piattaforme B2B, B2C e CRM;
  • software per gestire l'attività d'impresa in forma virtuale anche con strumenti di realtà aumentata e integrazione CRM retail.
  • spese per canoni e utenze di software e piattaforme digitali anche per la formazione a distanza; servizi di formazione per l'utilizzo di strumenti, attrezzature e software acquistati nell'ambito dell'intervento realizzato;
  • spese per la progettazione delle piattaforme di cui alle spese in conto capitale;
  • spese di consulenza, comunicazione e promozione per gli interventi di digital business legate alle realizzazioni degli investimenti oggetto di contributo.

NOVITÀ!!

Sono state approvate le modifiche al Bando SAFE WORKING di Regione Lombardia, con lo scopo di ampliare la portata dell’intervento estendendo la platea dei possibili beneficiari.


Possono presentare la domanda tutte le micro e piccole imprese la cui attività era stata sospesa dai provvedimenti delle autorità competenti per l’emergenza sanitaria (ad esclusione delle attività riguardanti le case da gioco, le lotterie, le scommesse).

L’investimento minimo richiesto per la presentazione della domanda di Safe Working, passa da 2.000 a 1.300 euro.



L’investimento minimo richiesto è pari a 2.000 euro ed il contributo è concesso nel limite massimo di 25.000 euro.



Potranno fare domanda le micro e piccole imprese lombarde operanti nei seguenti settori:

  •  settori del commercio al dettaglio;
  •  pubblici esercizi (bar e ristoranti);
  •  artigianato;
  •  manifatturiero;
  •  edilizia;
  •  servizi;
  •  istruzione.


Tutte le aziende che potranno beneficiare di questo bonus dovranno dimostrare che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid 19.


Attenzione!!!

Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del d.p.c.m. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020.


Saranno invece ammissibili le imprese la cui attività era tra quelle consentite ma che hanno deciso di introdurre il lavoro agile (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.p.c.m. 1 marzo 2020) per tutti i dipendenti, ad eccezione di quelli le cui mansioni devono essere svolte interamente fuori dalla sede dell’impresa (a titolo esemplificativo autisti, trasportatori, vigilanti, addetti alle pulizie, etc).


Sono esclusi dal conteggio i lavoratori per i quali è stata attivata la cassa integrazione.


Saranno ammissibili le spese sostenute dal 22 marzo 2020 per l’acquisto di:

  •  macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;- strumenti di aerazione, sia tramite apparecchi di filtraggio e purificazione dell’aria, sia attraverso l'installazione di sistemi di aerazione meccanica alternativi al ricircolo;
  •  strumenti di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi client i/utenti, anche in coerenza con le indicazioni delle Autorità Sanitarie;
  •  interventi strutturali o temporanei nonché arredi atti a garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale prescritte dalla normativa sia tra i lavoratori che tra i clienti;
  •  acquisto di prestazioni e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
  •  acquisto di dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID 19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile, occhiali, tute, cuffie, camici e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie);
  •  acquisto di strumentazione atta a misurare la temperatura corporea a distanza (es. termoscanner all’ingresso degli esercizi);
  •  sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
  •  strumenti di comunicazione (segnaletica);
  •  interventi formativi sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici (es. INAIL).



Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica dalle ore 10:00 del 28 maggio fino alle ore 12:00 del 10 novembre 2020.



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