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Azienda di stampaggio a caldo ottiene il credito d'imposta

Azienda: Azienda di stampaggio a caldo di leghe non ferrose

Entità del contributo ricevuto: 2 milioni €

Tipo di Agevolazione: CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI

Il piano Industria 4.0, a partire dal 2017, è stato fortemente improntato sulle caratteristiche delle imprese manifatturiere, da cui poi è stato estrapolato per renderlo aderente anche alle esigenze di altri contesti.

Anche nella sua versione Transizione 4.0, il suo habitat naturale rimane comunque la manifattura. Quindi partiamo dalla manifattura per illustrarvi un caso di successo del credito d'imposta beni strumentali, agevolazione trainante del piano Transizione 4.0.

Trattasi di una azienda che si occupa dello stampaggio a caldo di diverse leghe non ferrose, per la realizzazione di componenti e particolari per settori quali l’automotive e la domotica. Il ciclo produttivo prevede la progettazione, la costruzione dello stampo, lo stampaggio a caldo e le attività di tranciatura e lavorazioni meccaniche per la finitura del prodotto. L’azienda si configurava come una piccola impresa, con poco più di 8 milioni di fatturato e 20 dipendenti.

A partire dal 2018 abbiamo accompagnato l’azienda nella valutazione del proprio piano pluriennale di investimenti che ha avuto pieno supporto e appoggio dai piani 4.0 che si sono susseguiti da allora.

Inizialmente, insieme all’azienda abbiamo valutato i fabbisogni e le necessità per ammodernare il parco macchine e per aumentare la capacità produttiva, acquisendo macchinari di nuova generazione da inserire in tutti i reparti aziendali e la loro interconnessione informativa. Ne è emersa una ricca lista, che si componeva di:

  • Sistemi per il taglio delle barre di materiale (taglierine e tranciatrici)
  • Macchine per lo stampaggio dei componenti (forni di preriscaldo, presse e sistemi di aspirazioni fumi)
  • Macchinari per le lavorazioni meccaniche (macchine transfer, CNC e torni)
  • Sistema di raccolta dati da reparti e macchinari (MES)

Il piano di investimento prevedeva l’acquisizione di più di 10 nuovi macchinari, per una spesa prevista in 4 anni di più di 5 milioni di €. Un valore davvero notevole per le dimensioni aziendali.

Per ogni investimento previsto, la collaborazione con noi di Credit Team ha permesso all’azienda di configurare ogni macchinario in maniera ottimale rispetto ai requisiti richiesti per poter rientrare nelle categorie dell’allegato A e B del piano industria 4.0 e ottenere il credito dimposta beni strumentali.

È stato attivato sin dalle fasi di offerta un dialogo con i fornitori, recependo le loro proposte ed integrandole con richieste puntuali e specifiche per assicurare il soddisfacimento dei requisiti di interconnessione ed integrazione fisica o informativa (che, tipicamente, sono quelli più critici).

Definite e progettate le modalità di interconnessione verso i sistemi aziendali presenti insieme ai fornitori, ha facilitato le fasi successive di lavoro relative alla stesura della perizia e della relazione tecnica per ogni macchinario acquistato.

Indipendentemente dal valore del macchinario, l’azienda ha deciso di richiedere la perizia asseverata, tutelandosi anche per quei beni con costo di acquisto inferiore rispetto alle soglie indicate dalla normativa (prima 500.000€ poi 300.000€).

Ad oggi i macchinari acquistati e periziati come beni 4.0 sono 10, per un beneficio di più di 2 milioni € (ripartito tra iperammortamento e credito di imposta).

Grazie alle capacità imprenditoriali, accompagnate da investimenti oculati e supportati dai piani 4.0, ora l’azienda ha raddoppiato il proprio fatturato e assunto altre 10 persone.

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