Fondo per il sostegno alla transizione industriale

DI COSA SI TRATTA?

Il fondo per il sostegno alla transizione industriale, stanziato con il decreto ministeriale del 21 ottobre 2022, ha lo scopo di aiutare le aziende ad adeguarsi alle politiche dell’UE per contrastare i cambiamenti climatici.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato una dotazione iniziale di 300 milioni di euro operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria.

A CHI SI RIVOLGE?

Il fondo per il sostegno alla transizione industriale sarà concesso a tutte le imprese italiane che al momento della domanda saranno:

•  Regolarmente iscritte e attive nel registro delle imprese
•  Operative prevalentemente nei settori estrattivo e manifatturiero (B e C della classificazione ATECO 2007)
•  Non in liquidazioni volontarie o sottoposte a procedure concorsuali
•  Non tra i soggetti che hanno ricevuto e, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
•  Certe di aver restituito somme a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
•  In regola con le disposizioni correnti per quanto riguarda gli obblighi contributivi
•  Non in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del Decreto Ministeriale 21 ottobre 2022

Importante tenere conto che il 50% delle risorse destinate ogni anno al Fondo per il sostegno alla transizione industriale sono riservate alle imprese contenute nell’elenco stilato dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

COSA FINANZIA?

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale finanzia progetti che intendono attuare almeno una delle seguenti attività:

•  Un miglioramento dell’efficienza energetica durante la fase esecutiva facendo riferimento all’articolo 38 del GBER o uno stravolgimento del processo produttivo, facendo riferimento agli articoli 14 e 17 del GBER
•  Spese accessorie nel limite del 40% per l’installazione di impianti per la produzione di energia da Fonti Rinnovabili, facendo riferimento all’articolo 41 del GBER
•  Una riduzione dell’utilizzo delle risorse attuando il riuso, il riciclo e il recupero di materie prime facendo riferimento all’articolo 47 del GBER

Ogni azione finanziata dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale deve essere finalizzata al miglioramento della tutela ambientale durante i processi aziendali. Non sono ammesse azioni che determinano l’aumento della capacità produttiva, salvo quello derivante da esigenze tecniche, che non deve però superare il 2%.

Queste azioni devono prevedere spese comprese tra i 3 e i 20 milioni ed essere realizzate entro 36 mesi dal momento della concessione del contributo.

SPESE AMMISSIBILI

Per utilizzare il Fondo per il sostegno alla transizione industriale possono essere intraprese soltanto le spese funzionali alla transizione ecologica delle imprese, come quelle definite negli articoli 2423 e seguenti del codice civile, riguardanti:

•  Il suolo aziendale (fino al 10% dell’investimento totale)
•  Opere edilizie (fino al 40% dell’investimento totale)
•  Impianti e attrezzature di nuova fabbrica
•  Programmi informatici, brevetti, licenze, conoscenze tecniche non brevettate

Sono ammesse anche le spese per formare il personale, nello specifico riguardo al progetto che si vuole intraprendere.

AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale sono elargite come contributo a fondo perduto, secondo le condizioni stabilite dal GBER e il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti in base alla regione e alla dimensione aziendale delle imprese richiedenti.

Nel dettaglio con riferimento agli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni pari al 30% delle spese, se sono state individuate confrontando i costi dell'investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell'aiuto. In aggiunta sono previste per le piccole imprese maggiorazioni del 20%, del 10% per le medie imprese, del 15% per le imprese nelle zone a e del 5% per quelle nelle zone c.

Qualora le spese siano state attuate considerando il 100% dei costi totali d’investimento, l’intensità scende al 30%.

Altre agevolazioni pari al 40% dei costi agevolabili sono concesse come contributo a fondo perduto qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework.

Infine sono presenti maggiorazioni del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.

COME PRESENTARE DOMANDA?

Per ottenere il Fondo per il sostegno alla transizione industriale è possibile presentare una sola domanda per ogni unità produttiva tramite la piattaforma online allestita da Invitalia.

In base al punteggio assegnato al programma di investimento, sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma in ambiti ambientali, l’impresa verrà messa in graduatoria. Questa graduatoria finale verrà pubblicata sul sito internet del Soggetto Gestore entro 30 giorni dal termine per la presentazione della domanda.

MODALITÀ E TEMPISTICHE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda per ottenere il Fondo per il sostegno alla transizione industriale può essere presentata esclusivamente online, sul sito dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (www.invitalia.it ) dalle 12.00 del 10 ottobre 2023 fino alle 12.00 del 12 dicembre 2023.

Le domande valutate positivamente saranno messe in graduatoria e finanziate fino all’esaurimento delle risorse stanziate.

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